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Campari cash passion

Campari è un’azienda italiana che ha fatto storia nel settore dei liquori e dei distillati. Fondata nel 1860, il Gruppo è leader nel settore dei superalcolici premium ed è stimato in tutto il mondo per la qualità dei suoi prodotti e la sua forte identità di marca. Campari è uno dei maggiori produttori di bevande alcoliche in Italia, con una vasta gamma di prodotti tra cui il celebre aperitivo Campari e il Vermouth Cinzano. La società è attiva in oltre 190 paesi in tutto il mondo e ha una forte presenza nei principali mercati dell’industria delle bevande alcoliche.

Negli ultimi anni, l’azienda ha mostrato una perfetta strategia di crescita, con un’attenzione particolare al rafforzamento del suo portfolio di prodotti attraverso l’acquisizione di marchi di successo come Grand Marnier, La Espirituosa y J. de la Marnier e Bisquit Cognac. Tuttavia, l’aspetto più notevole degli ultimi tempi riguarda principalmente la sua azione in Borsa.

Le azioni di Campari sono quotate da tempo alla Borsa Italiana e nella maggior parte dei mercati internazionali dove l’azienda è presente. L’azione di Campari è sempre stata un punto di riferimento per gli investitori attenti alle opportunità presenti sul mercato, ma negli ultimi anni ha registrato performance eccezionali.

Nel corso del 2021, il titolo azionario di Campari è salito di oltre il 40%, a dimostrazione dell’interesse crescente degli investitori per l’azienda e il settore dei superalcolici premium in generale. Addirittura, negli ultimi 12 mesi il titolo è cresciuto del 29% raggiungendo una capitalizzazione di 14,69 miliardi di euro.

L’andamento positivo del titolo azionario Campari, nonostante la difficile situazione creata dalla pandemia, dimostra la capacità dell’azienda di adattarsi alle esigenze del mercato e di mantenere la propria posizione di leadership.

Il successo del titolo Campari si è basato su una forte politica di acquisizioni e sulla rapidità nella risposta alle esigenze del mercato, oltre che alla visione efficiente della distribuzione globale. Questa strategia di business ha dimostrato di avere successo e di essere vincente.

L’azienda ha chiuso il 2022 con un fatturato di 2,6 miliardi di euro, 506 milioni di EBIT ed un utile netto di 333 milioni di euro.

La struttura ben gestita dell’azienda, con una forte cultura del rischio, offre un’opzione interessante agli investitori attenti e consapevoli. La performance positiva dell’azione Campari, e la sua tendenza a crescere, può rappresentare un elemento di sicurezza nel portafoglio degli investitori grazie anche ai costanti flussi di cassa utilizzati anche per importanti acquisizioni.

Un impero in continua espansione

Nell’ultimo anno, Campari ha scritto un nuovo capitolo della sua avventura imprenditoriale con mosse che avrebbero fatto sorridere il suo fondatore. La più audace? L’acquisizione di Courvoisier, gioiello francese del cognac, per oltre 1,2 miliardi di euro – la più grande nella storia del gruppo. Questa mossa strategica non è stata solo un’aggiunta al portafoglio, ma l’ingresso trionfale in un nuovo territorio: quello dei cognac di lusso, che ora affianca gli storici pilastri del gruppo: aperitivi, bourbon e tequila.

Come un collezionista appassionato, Campari ha poi arricchito ulteriormente la sua collezione acquisendo una quota in Capevin Holdings, aprendo così le porte al mondo dei whisky scozzesi premium come Bunnahabhain e Deanston. Un mosaico di sapori e tradizioni che riflette una visione chiara: diventare uno dei protagonisti mondiali nel settore dei superalcolici di alta gamma.

Numeri che raccontano una storia

Il 2024 si è chiuso con ricavi che hanno superato i 3 miliardi di euro, un traguardo che segna una crescita del 5,2% rispetto all’anno precedente. Dietro questo numero c’è la capacità di Campari di navigare in acque non sempre tranquille – dalla pandemia alle tensioni geopolitiche – mantenendo la rotta verso l’espansione.

L’utile, tuttavia, racconta una storia più complessa: 376 milioni di euro di utile rettificato, con un calo di quasi il 4% che riflette le sfide di un mercato in transizione. È come se l’azienda stesse attraversando una fase di metamorfosi, investendo oggi per raccogliere domani.

Guardando all’orizzonte

Il 2025 si profila come un anno di transizione, un ponte verso un futuro che il management immagina brillante ma non privo di ostacoli. All’orizzonte, la minaccia dei dazi commerciali americani getta un’ombra sulle prospettive: potrebbero costare a Campari fino a 100 milioni di euro, una tempesta che l’azienda si prepara ad affrontare con strategie di mitigazione già in fase di elaborazione.

Nonostante queste sfide, il gruppo mantiene salda la sua fiducia, prevedendo di continuare a guadagnare quote di mercato grazie alla forza dei propri marchi e puntando a tornare gradualmente a una crescita organica tra il 5% e il 10% nel medio termine.

Un brindisi agli azionisti

In questo panorama di luci e ombre, Campari conferma il suo impegno verso gli azionisti mantenendo invariato il dividendo a 0,065 euro per azione, un gesto che riflette la fiducia nel futuro nonostante le turbolenze del presente.

La lezione di Campari

La storia recente di Campari ci insegna che crescere significa anche saper attraversare momenti di incertezza, investire quando altri esitano, e mantenere sempre chiara la visione di lungo periodo. Come un buon distillato, la strategia di Campari sembra migliorare con il tempo, maturando lentamente ma inesorabilmente verso una posizione sempre più rilevante nel panorama globale dei superalcolici premium.

In un mondo di bevande standardizzate, Campari continua a puntare sull’unicità e l’eccellenza, rimanendo fedele alle sue radici italiane mentre conquista nuovi territori. È questa combinazione di tradizione e ambizione globale che continua a rendere il gruppo una delle storie imprenditoriali più affascinanti del panorama italiano.

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