Smentiti i soliti detrattori dei BTP.

Si parte con una nuova emissione del BTP Valore. Il titolo di Stato sarà collocato da lunedì 2 a venerdì 6 ottobre 2023 (fino alle ore 13.00). A differenza del precedente collocamento di giugno, il titolo corrisponderà cedole ogni trimestre.
Il BTP Valore avrà una scadenza di 5 anni (2028) e avrà un premio extra finale di fedeltà pari allo 0,5% del capitale investito.
I tassi cedolari minimi garantiti saranno comunicati il 29 settembre 2023, mentre quelli definitivi saranno annunciati alla chiusura del collocamento, il 6 ottobre, e non potranno comunque essere inferiori ai tassi cedolari minimi garantiti.
I detrattori del BTP Valore hanno dato ampia enfasi sui social e su vari blog, c’è chi lo considera addirittura un “trappolone”.
Andiamo un po’ a sfatare certi attacchi magari fatti per prendere qualche like o visualizzazione in piu’.
I tormentoni utilizzati sono sempre gli stessi: “ristrutturazione del debito” “allungamento scadenze”.
In realtà, queste critiche risultano essere infondate.
In primo luogo, i BTP offrono rendimenti sicuri e stabili nel lungo termine. Gli investitori che acquistano questi titoli possono godere di interessi costanti e prevedibili nel corso degli anni. Pertanto, i rendimenti offerti dai BTP sono ideali per coloro che cercano stabilità e sicurezza nell’investimento.
In secondo luogo, sono considerati sicuri proprio a causa della solvibilità dello Stato. Un governo sovrano raramente fallisce nel pagamento dei propri debiti, proprio perché ha il potere di tassare i suoi cittadini per ottenere le risorse necessarie. Questo rende i titoli di stato meno rischiosi rispetto ad altri strumenti finanziari, come ad esempio le azioni di società. La Repubblica italiana non è mai fallita. Mai.
Infine, i BTP offrono agli investitori un’opportunità di diversificazione del portafoglio. Poiché questi strumenti finanziari hanno una bassa correlazione con altre classi di asset, possono contribuire a ridurre il rischio complessivo di un portafoglio di investimenti.

In conclusione, le critiche sui titoli di stato come strumenti finanziari non hanno una solida base. Questi strumenti offrono rendimenti sicuri e stabili, sono sostenuti dalla solvibilità dei governi e possono contribuire a diversificare un portafoglio di investimenti. Pertanto, chi critica i titoli di stato dovrebbe considerare attentamente i loro vantaggi e l’importanza che rivestono nell’economia.
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